«La sospensione dell’ultimo regolamento sull'assistenza della ex Provincia regionale e la cancellazione definitiva dell’articolo 10 della L.R. n. 8/2016 fatto dall’Ars – affermano Maurizio Attanasio, responsabile del Dipartimento Politiche sociali della Cisl etnea, Armando Coco, segretario generale della Cisl Fp catanese, e Pippo Denaro, segretario generale Cisl Scuola Catania – avrebbero dovuto finalmente far superare le criticità su come gestire gli interventi socio-educativi assistenziali in favore degli alunni disabili delle scuole di secondo grado. Purtroppo, però, ancora non è così».

Secondo Attanasio, Coco e Denaro, «la mancata assegnazione di risorse dalla Regione assieme alla poco chiara gestione delle competenze delle ex Province, oggi Città metropolitane, hanno contribuito a creare una condizione di grande confusione in cui si trovano oggi le scuole e le famiglie degli assistiti. Alcuni istituti garantiscono il servizio con l’impiego del personale ausiliario, improvvisati assistenti da un insufficiente corso di 40 ore, costretti in compiti che richiedono precise mansioni e attitudini, altri istituti non possono fornire lo stesso servizio e altri ancora non sanno che fare».

«È stato confermato quanto temevamo e abbiamo denunciato mesi fa - aggiungono - che cioè il percorso di trasformazione delle ex Province, così come concepito, ha portato gli enti a essere svuotati dalle loro competenze, con forti penalizzazioni dei servizi prestati alle comunità. Tra questi, la mancata assistenza agli alunni disabili rappresenta un chiaro esempio di dispersione di risorse economiche e umane».

«Per tale motivo – concludono Attanasio, Coco e Denaro – riteniamo urgente ricostituire un modello di gestione e di governo della materia, che permetta di individuare i reali bisogni delle scuole e quindi degli alunni e, di regolamentare le modalità di assegnazione alle cooperative sociali ivi compreso il CCNL applicato, e la proporzione tra assistente e assistiti in plessi scolastici differenti. Ecco perché chiediamo al Sindaco metropolitano, Enzo Bianco, di continuare il proprio impegno già espresso in tale direzione, convocando un incontro operativo con le forze sociali e l’Ufficio provinciale scolastico e gli uffici competenti della Città metropolitana». 

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