Le tre organizzazioni sindacali hanno sottoposto alla valutazione della Prefettura etnea il rischio per la tenuta dell’ordine pubblico a causa della situazione di pericolo nella quale i lavoratori dell’Oda si trovano per la presenza di vigilantes armati all'interno dell’ente.

«È un clima pesante che ci preoccupa - dicono Cgil, Cisl e Uil confederali e Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Flc Cgil e Cisl Scuola – perché al di là della crisi in atto, c’è un conflitto causato dalla mancata chiarezza sulla governance che di fatto si riversa sui lavoratori ai quali viene fisicamente impedito di poter svolgere il proprio lavoro. Siamo anche preoccupati perché l’insufficienza delle risorse disponibile mette a rischio la continuità dei servizi erogati a un’utenza svantaggiata e bisognosa di attenzioni.

«È poi necessario – aggiungono le organizzazioni sindacali confederali – verificare l’eventuale presenza di soggetti estranei all'interno della fondazione che estromettendo dai terminali il personale responsabile può aver accesso a dati sensibili anche degli utenti. Per tale motivo abbiamo chiesto l’impegno della Prefettura a convocare una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica così da valutare la necessità di intervenire con autorità».

Infine, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil confederali e Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Flc Cgil e Cisl Scuola hanno sollecitato, tramite la Prefettura, gli organi giudiziari competenti «ad accelerare i tempi delle decisioni per dirimere finalmente la situazione conflittuale sulla governance della fondazione e dare riconoscimento alla parte legittimamente deputata al confronto serio e sereno con le organizzazioni sindacali». 

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