«Nella malaugurata ipotesi che venisse confermato il default, il fallimento, ma anche nel caso di dover affrontare comunque un pesante piano di rientro – spiegano Attanasio e Coco – a rischiare gravi conseguenze potrebbero essere i servizi prestati dal Comune, compresi quelli sociali. Ma è il funzionamento complessivo della macchina amministrativa che potrà risentirne, anche perché con molti dirigenti con contratto a termine in scadenza e precari non ancora stabilizzati, l’efficienza di uffici strategici, come la ragioneria generale o l’ufficio tributi per la lotta all’evasione fiscale, è destinata a soffrirne, con le gravi ripercussioni che è facile immaginare».
«A breve entreranno a pieno regime gli asili nido e l’offerta educativo-assistenziale ai minori – aggiungono – si tratta di servizi a domanda individuale, in cui qualsiasi situazione finanziaria del Comune sarà decisa potrebbe apportare un aumento della quota di compartecipazione delle famiglie, e dove sono coinvolti sia lavoratori comunali che personale delle cooperative sociali.
Ma ci sono anche altri servizi direttamente forniti dal Comune alla cittadinanza catanese che soffriranno, come la manutenzione tecnica, i servizi cimiteriali o il servizio della Polizia Locale. Per non parlare delle società partecipate, come gas, manutenzione e acquedotto, dove a rischio potrebbero essere proprio le risorse economiche per il personale per il quale potrebbero diminuire i fondi disponibili. Infine, ma non per ultime, le questioni che riguardano gli straordinari e gli emolumenti economici del personale già contrattati e maturati da tempo ma non ancora
«Il futuro del Comune di Catania - concludono Attanasio e Coco - passa anche attraverso un diverso impiego del personale, dalla diversa progettualità nella quale sarà coinvolto per garantire la funzionalità e l’efficienza dei servizi, dal collocamento dei dirigenti e dal percorso di stabilizzazione del personale precario, tutti impegni che nascono e vengono deliberati dalla contrattazione decentrata, ecco perché la Cisl e la Cisl Fp chiedono un confronto celere con l’amministrazione comunale.
(rn)