«È il prodotto di un’azione sinergica – aggiunge – tra l’impegno del sindacato, che ha visto la Cisl Fp provinciale e la Cisl Fp Sicilia, con il segretario generale Luigi Caracausi, insieme in prima fila ai tavoli tecnici regionali per i precari, per identificare i percorsi ottimali per raggiungere il risultato di oggi; l’impegno dell’assessore della Salute Gucciardi e dell’Asp 3 di Catania, nelle figure del direttore generale Giuseppe Giammanco, del direttore sanitario Franco Luca, del direttore amministrativo Daniela Faraoni e dell’intero staff dell’ufficio del personale con la stesura degli atti».
«È stata così realizzata – continua il segretario della Cisl Fp etnea – una proposta definitiva in grado di soddisfare le esigenze di tutti i lavoratori, con equità e giustizia, senza creare disparità tra i 49 lavoratori che da 30 passano a 36 ore settimanali e i 30 che sono stati stabilizzati a 36 ore direttamente. Nello stesso tempo, ne è stato riconosciuto l’impegno profuso e la professionalità raggiunta dagli stessi nell’azienda»
Secondo Coco, che alcuni mesi fa scrisse una nota all’Asp sollecitando l’accelerazione degli atti conseguenti alla direttiva assessoriale del 25 marzo 2016, «la conclusione della procedure di stabilizzazione dell’Asp di Catania, pur arrivando dopo le Aziende sanitarie regionali e le maggiori Aziende ospedaliere, come Villa Sofia di Palermo, l’ASP di Ragusa, l’ASP di Siracusa, l’ASP di Caltanissetta e l'ASP di Messina, ha ottenuto il massimo risultato.
«Tutto ciò rappresenta un modello di lavoro – conclude - che vorremmo sia d’esempio per raggiungere analoghi risultati per gli altri dipendenti del pubblico impiego e restituisca vigore e nuova linfa alla contrattazione e al confronto tra istituzioni e forze sociali, nell’interesse reciproco di rispetto dei lavoratori e di tutela degli utenti dei servizi pubblici».